Chi sono:

Ho 61 anni, sono sposato da 29 e sono padre di due figli.                                                                                                          

Chi sono professionalmente:   

Sono un professionista Sanitario Fisioterapista. Ho una Laurea Specialistica in “Scienze delle Professioni Sanitarie”, una Laurea in Fisioterapia, un Master di 1° livello in “Funzioni di Coordinamento delle professioni sanitarie”.  

Svolgo l’attività di Riabilitatore da 35 anni e attualmente lavoro presso il Serv. di Riabilitazione della Neuro Psichiatria Infantile Adolescenziale e nel Nucleo di Coordinamento Operativo del Distretto Socio-Sanitario 3 Quartu/Parteolla della A.S.L. 8 Cagliari.

Parallelamente alle attività sanitarie, svolgo da 40 anni attività nell’ambito culturale e dello spettacolo. Ho lavorato per la RAI e nel corso degli anni con molti gruppi musicali teatrali.      Anche per questo motivo, in più occasioni, sono stato invitato a partecipare, attraverso attività di arte/terapia, a progetti riabilitativi coordinando i relativi programmi all’interno di specifiche equipe socio-sanitarie. Mi occupo da anni anche di volontariato sociale collaborando con diverse Associazioni ed Istituti scolastici.

Da dove vengo:                                                                                                                                                        Il mio cognome non è sardo, ma lo sono a tutti gli effetti essendo nato a Sanluri perché mia madre lì era nata e lì risiedeva la sua famiglia di origine. Nel 1970 a 17 anni, da Bolzano dove abitavo, sono venuto a vivere con la mia famiglia definitivamente in Sardegna a Cagliari. Qui, ho avuto modo di impegnarmi da subito in attività culturali, sociali e politiche frequentando e lavorando assiduamente con Associazioni ed Organizzazioni riferite allo schieramento di “Sinistra” (allora ci si connotava politicamente forse in modo anche troppo semplicistico così). Attraverso i tanti spettacoli musicali e teatrali cui ho partecipato, ho cercato nel corso degli anni di portare all’attenzione del pubblico una precisa visione di impegno sociale e politico, proponendo e rappresentando aspetti e tematiche fortemente connotate verso una giusta rivendicazione in termini di equità di diritti da parte di tutti.

Dove vorrei andare:

Ho accettato questa richiesta di candidatura da parte dei RossoMori con entusiasmo, nonostante il personale momento di particolare travaglio di carattere politico/esistenziale che in questo periodo della mia vita mi trovo ad attraversare. Eccomi qui allora, a cercare di poter dare anch’io il mio contributo di rappresentanza in questa competizione elettorale per provare, magari anche solo relativamente agli ambiti che maggiormente conosco e cioè quello Socio-Sanitario, della Cultura e dello Spettacolo, ad aprire una costruttiva discussione a tutti i livelli con la cittadinanza cagliaritana sui temi concordati con la coalizione con cui ancora ci presentiamo per poter perseguire con successo il programma che come RossoMori abbiamo deciso di presentare in queste elezioni. Un programma complessivamente bene articolato, interessante e giustamente ambizioso. Mi riferisco ad esempio ad uno dei primissimi obiettivi in esso presenti dove si propone di “costruire reti, connessioni strategiche tra le città della Sardegna capaci di catturare investimenti ed attrarre funzioni di eccellenza nei settori della tecnologia, della ricerca, della formazione, della cultura, del turismo, dell’agroalimentare e del vivere sostenibile e di qualità” e, aggiungo io, in Salute. A questo proposito avrei molte idee da proporre soprattutto per quel che riguarda le attività da organizzare in funzione preventiva proprio in ambito Socio Sanitario. Magari, come personalmente auspicherei, si potrebbero utilizzare e valorizzare proprio le particolari potenzialità che il Teatro, la Musica e tutte le Arti a partire da quelle più antiche e per certi versi uniche della nostra millenaria tradizione popolare possono fornirci.                                                                                 

Spero avremo modo di parlarne più approfonditamente in altre occasioni, grazie.