RossoMori contro la riforma costituzionale
- Segreteria Nazionale
- 24 giu 2016
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Rossomori è nato al fine di una sardizzazione radicale della politica, intesa come tutela degli
interessi e dei diritti di un popolo. Questo Popolo, per noi, è il popolo sardo: il nostro orizzonte
programmatico e il principio-guida sul quale informare buone pratiche politiche che diano
rappresentanza agli interessi esclusivi della nostra gente, in una prospettiva di uguaglianza
e giustizia sociale.
Per questi motivi non possiamo rimanere inerti dinnanzi al tentativo di controriforma
costituzionale , tentativo che inevitabilmente avrà ripercussioni immediate nella vita dei
sardi .
È bene chiarire che la non applicabilità alla Sardegna delle norme contenute nel nuovo Titolo V,
fino alla revisione dello Statuto, non mette al riparo i Sardi da una nuova fusione perfetta con
lo Stato italiano.
Nè la revisione dello Statuto, nè la tanto sbandierata intesa con lo Stato, potrà impedire una
recessione della specialità in un quadro costituzionale di arretramento complessivo del già
di per sè discutibile sistema delle regioni. Per tacere dei nuovi probabili, estenuanti
contenziosi davanti alla Consulta che sorgeranno in virtù della confusione tra le fonti che
regolano l'ordinamento regionale: l'incertezza eletta a sistema circa il diritto del proprio regime
speciale.
In ogni caso, la Sardegna dovrà operare all'interno dei principi generali del ordinamento, compresa
la nuova competenza totalizzante dello Stato attribuita dalla clausola di supremazia, azionabile
dal Governo centrale per difendere l'interesse nazionale, che, come sappiamo, non è sempre
coincidente con l'interesse dei sardi.
Un nuovo potere prefettizio in grado di scardinare in maniera arbitraria il riparto di competenze
costituzionalmente garantito.
Per questi motivi, in vista del referendum costituzionale, Rossomori intende chiamare tutte le
forze a costituire un “Comitato del no degli autonomisti, dei sovranisti e degli indipendentisti
di Sardengna”, che metta al centro il futuro dell'Isola in una Europa dei popoli.
Un comitato al quale invitiamo fin da subito tutte quelle forze che,dentro e fuori le istituzioni, si
richiamano al principio di autodeterminazione.
Inoltre, Rossomori presenterà nei prossimi giorni una mozione che chiede a Giunta e
Consiglio di prendere posizione e di pruomuovere il dibattito nella società sarda.
E, soprattutto, chiede di avviare rapidamente, al fine di prevenire gli effetti nefasti della riforma
costituzionale, una azione risoluta che metta al centro della politica nella seconda parte della
legislatura la riscrittura di una Nuova costituzione sarda che sostanzi il suo nucleo
fondamentale nella specificità linguistica, culturale, storica e geografica della Sardegna.Un
nuovo Statuto da scrivere con tutta la società sarda, comprese quelle forze escluse dalla
rappresentanza istituzionale a causa della legge elettorale.
Cagliari 24 giugno 2016
Soberania est Indipendentzia