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RossoMori contro la riforma costituzionale




Rossomori è nato al fine di una sardizzazione radicale della politica, intesa come tutela degli

interessi e dei diritti di un popolo. Questo Popolo, per noi, è il popolo sardo: il nostro orizzonte

programmatico e il principio-guida sul quale informare buone pratiche politiche che diano

rappresentanza agli interessi esclusivi della nostra gente, in una prospettiva di uguaglianza

e giustizia sociale.

Per questi motivi non possiamo rimanere inerti dinnanzi al tentativo di controriforma

costituzionale , tentativo che inevitabilmente avrà ripercussioni immediate nella vita dei

sardi .


È bene chiarire che la non applicabilità alla Sardegna delle norme contenute nel nuovo Titolo V,

fino alla revisione dello Statuto, non mette al riparo i Sardi da una nuova fusione perfetta con

lo Stato italiano.

Nè la revisione dello Statuto, nè la tanto sbandierata intesa con lo Stato, potrà impedire una

recessione della specialità in un quadro costituzionale di arretramento complessivo del già

di per sè discutibile sistema delle regioni. Per tacere dei nuovi probabili, estenuanti

contenziosi davanti alla Consulta che sorgeranno in virtù della confusione tra le fonti che

regolano l'ordinamento regionale: l'incertezza eletta a sistema circa il diritto del proprio regime

speciale.

In ogni caso, la Sardegna dovrà operare all'interno dei principi generali del ordinamento, compresa

la nuova competenza totalizzante dello Stato attribuita dalla clausola di supremazia, azionabile

dal Governo centrale per difendere l'interesse nazionale, che, come sappiamo, non è sempre

coincidente con l'interesse dei sardi.

Un nuovo potere prefettizio in grado di scardinare in maniera arbitraria il riparto di competenze

costituzionalmente garantito.

Per questi motivi, in vista del referendum costituzionale, Rossomori intende chiamare tutte le

forze a costituire un “Comitato del no degli autonomisti, dei sovranisti e degli indipendentisti

di Sardengna”, che metta al centro il futuro dell'Isola in una Europa dei popoli.


Un comitato al quale invitiamo fin da subito tutte quelle forze che,dentro e fuori le istituzioni, si

richiamano al principio di autodeterminazione.

Inoltre, Rossomori presenterà nei prossimi giorni una mozione che chiede a Giunta e

Consiglio di prendere posizione e di pruomuovere il dibattito nella società sarda.

E, soprattutto, chiede di avviare rapidamente, al fine di prevenire gli effetti nefasti della riforma

costituzionale, una azione risoluta che metta al centro della politica nella seconda parte della

legislatura la riscrittura di una Nuova costituzione sarda che sostanzi il suo nucleo

fondamentale nella specificità linguistica, culturale, storica e geografica della Sardegna.Un

nuovo Statuto da scrivere con tutta la società sarda, comprese quelle forze escluse dalla

rappresentanza istituzionale a causa della legge elettorale.


Cagliari 24 giugno 2016


Soberania est Indipendentzia

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