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Gli impianti idroelettrici del Tirso definitivamente alla RAS


Con soddisfazione i RossoMori apprendono la notizia, comunicata dall'Avvocatura dello Stato, della sentenza del Tribunale Regionale delle Acque Pubbliche che apre la strada all'effettivo subentro della Regione Sardegna nell'esercizio delle centrali idroelettriche Tirso 1 e Tirso 2, ed al recupero degli importi che la società Enel Produzione S.p.A. dovrà versare al Consorzio di Bonifica dell'Oristanese e alla Regione Sardegna.

Il risultato, è bene ricordarlo, onde evitare di attribuire meriti a chi non ne ha avuto, nasce a dall'azione intrapresa dal Consorzio già nel 2006, molto prima, quindi, dell'insediamento dell'attuale Giunta, e proseguita poi dall'ENAS, e in seguito dalla Regione Sardegna, con l'azione giudiziaria avviata nel 2011 ed arrivata oggi a sentenza.

L'attuale Giunta aveva, anzi, sottovalutato la posizione della Regione nel contenzioso, al punto di prendere in considerazione la proposta transattiva avanzata nel 2014 da Enel (Deliberazione n. 10/17 del 17.3.2015), che prevedeva la costituzione di una società mista Enel/Regione (quest'ultima con quota minoritaria) per la gestione delle dighe e dei relativi impianti.

Dopo che nel 2006 il Tribunale Superiore delle Acque Pubbliche aveva stabilito la titolarità delle aree su cui le centrali idroelettriche vennero costruite, e che successivamente nel 2008 la Cassazione rigettava il ricorso presentato da Enel contro tali sentenze, oggi viene definitivamente stabilita la proprietà demaniale delle centrali stesse.

RossoMori auspica, pertanto, la definizione rapida del passaggio delle due centrali all'Ente Acque della Sardegna (ENAS), che le gestirà, ai sensi della L.R. 19/2006, per conto della Regione, e che, in forza anche delle nuove acquisizioni, potrà continuare a svolgere le proprie funzioni di gestore del sistema idrico multi settoriale.

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