Hanno fatto un tal pasticcio...
- A. Pubusa - T. Dessì
- 29 nov 2016
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"Hanno fatto un tal pasticcio, Renzi, Boschi e Verdini, da prevedere un Senato senza senatori sardi e delle altre Regioni speciali, ma i nostri legulei di regime dicono che no che lo Statuto speciale è implicitamente abrogato nell’art. 17 sulle incompatibilità. Addirittura, secondo questi soloni, sarebbe un parere del governo o uno, non meglio precisato, di un ufficio della Camera ad assicurarci la presenza dei senatori sardi, saltando l’art. 17 dello Statuto. Povero Statuto sardo, disapplicabile perfino da un parere governativo! Nel diritto costituzionale non si è mai dato spazio, da parte della dottrina e degli interpreti, al concetto di abrogazione tacita. Evidenti motivi di garanzia hanno sempre sconsigliato di farvi ricorso, tant’è che in genere non lo si ammette. L'articolo 17 dello Statuto speciale della Sardegna non risulterà abrogato né espressamente né tacitamente, né implicitamente dalla riforma eventualmente approvata. Non potrà considerarsi abrogato in ragione della successione nel tempo, perché è una disposizione speciale e in quanto tale resistente alle sopravvenute modifiche delle norme generali. Non potrà essere disapplicata dai Consigli regionali, che non hanno il potere di disapplicare le norme costituzionali e statutarie. Per adeguare lo Statuto speciale della Sardegna alla riforma costituzionale occorrerà una nuova specifica legge costituzionale. Oppure quella norma dovrà essere rimossa da una sentenza della Corte costituzionale in via di giudizio incidentale o di giudizio su un eventuale conflitto di attribuzioni. Fino ad allora, lì è e lì resterà. Modificarla sarà il primo degli adeguamenti necessari, nel quale “il sistema” rinnovato dalla riforma reclamerà l’applicazione delle sue regole. (A. Pubusa - T. Dessì )