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Paci. il più "togo" di tutti.


Continua la dura vita dei Consiglieri Regionali costretti a inseguire il variabile pensiero dell'Assessore Paci. Dall'estate del 2014 RossoMori in particolare,ma anche qualche altro partito,non il partito dei sardi,abbiamo segnalato la pericolosità dell'accordo istruito da Paci e sottoscritto da Pigliaru. A fronte delle osservazioni e anche dei suggerimenti per correggere il testo dell'accordo Regione Stato sulle entrate in favore e secondo giustizia per la Sardegna ,la risposta costante é stata che l'accordo era positivo e per ciò immodificabile. E RossoMori é in particolare il sottoscritto sottoposti a continua opera di denigrazione con tutti gli strumenti possibili. Nel frattempo le conseguenze sul bilancio della Regione si sono dimostrate sempre più drammatiche. Nei fatti la vertenza entrate per le conseguenze dei vari atti di cui si compone ha portato a una disponibilità inferiore di circa un miliardo e seicento milioni sulle possibili entrate se si fossero difese le norme dello Statuto di Autonomia. Ma con il ritiro di ricorsi pendenti ,vinti da altra Regione ,con la rinuncia alle pronunce favorevoli della Consulta; con la accettazione del bilancio armonizzato senza alcuna fase di ammortamento e di sperimentazione si sono create le condizioni per danni strutturali per le entrate della Regione. Ma sempre e comunque a ogni critica di RossoMori si è sempre risposto con la arroganza del professorino che bacchetta l'alunno bravo solo perché dimostra di essere di molto più bravo del professorino. Quindi dichiarazione di intangibilita' dei patti e definizione di chiusura della vertenza con imperitura gloria per i Professori governanti. Aere perennius. E viene scritto nel documento di glorificazione del resoconto di mezza legislatura. A questo punto il professorino Paci si rende conto che col passare degli anni è sempre più difficile chiudere i conti mantenendo in piedi gli accordi da lui istruiti e da Pigliaru firmati. Non c'è problema! Smentisce se stesso e Presidente e annuncia la possa impugnazione della legge di stabilità dello Stato per rivendicare 120 milioni in più sul fondo sanitario per i farmaci innovativi che vede la Regione esclusa. RossoMori crede che questa ammissione di fallimento nella vertenza entrate vada a suo esclusivo merito. Ma RossoMori non può fare a meno di rimarcare il ritardo con il quale viene messa in discussione una delle clausole del patto sempre da noi contestata. E che ben altre norme andavano impugnate quando lo Stato ha dato esecuzione al "glorioso patto". RossoMori é forza di governo responsabile e , pur mantenendo fermo il totale dissenso sulla conduzione della vertenza entrate, darà il sostegno ove richiesto per aprire questa debole e tardiva battaglia. Ritenendo che i patti firmati possano oggi costituire ostacolo per una pronuncia favorevole. Detto questo vogliamo ricordare che la presentazione della finanziaria per tre anni di seguito con un ritardo di tre mesi che obblighera' a un ritardo nella spesa.di almeno quattro mesi ,che sommati a pari ritardo nei precedenti esercizi,equivale a un anno di dilazione della spesa. Ora nessuna persona di buon senso e responsabile in uno stato di crisi devastante come quello che attraversa la Sardegna può permettersi il lusso di fare slittare la spesa di un anno su tre. Così però è stato per scelta del sempre più "togo" Assessore professorino Paci. Una disgrazia. Il tutto, RossoMori ritiene, per nascondere i pessimi risultati della vertenza entrate. Ora potete capire perché RossoMori é uscita dalla Giunta regionale e dalla maggioranza. Lavoreremo per costruire percorsi di autodeterminazione; promuovere nuovi gruppi dirigenti; costruire futuro.


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